Ci sediamo davanti a un quaderno, chiediamo di essere guidati, prendiamo una penna e cominciamo a scrivere. Testo Base pag. 34
Quando siamo confusi o in pena, il nostro sponsor qualche volta ci dice di “scrivere”. Anche se ci lamentiamo mentre stendiamo gli appunti, sappiamo che ciò ci aiuterà. Riversando tutto sulla carta ci diamo la possibilità di mettere in ordine ciò che ci dà fastidio. Sappiamo di poter arrivare all’origine della nostra confusione e trovare ciò che realmente causa la nostra pena nel momento in cui cominciamo a scrivere.
Scrivere può essere gratificante specialmente quando lavoriamo i passi. Molti membri tengono un diario quotidiano. Pensare semplicemente ai passi, ponderarne il significato e analizzarne l’effetto non è sufficiente per la maggior parte di noi. C’è qualcosa nell’azione fisica dello scrivere che aiuta a fissare i principi del recupero nella mente e nel cuore.
Sono molte le soddisfazioni che troviamo attraverso la semplice azione dello scrivere. La chiarezza di pensiero, la comprensione di alcuni problemi interiori e la voce della coscienza sono evanescenti. Scrivere ci aiuta a essere più onesti con noi stessi. Ci sediamo, calmiamo i pensieri e ascoltiamo il nostro cuore. Ciò che sentiamo nella quiete sono le verità che mettiamo sul foglio.
Solo per oggi: Uno dei modi con cui posso cercare la verità in recupero è scrivere. Oggi cercherò di scrivere del mio recupero.