Nell’avvicinarsi a questo passo, la maggior parte di noi ha paura di avere dentro di sé un mostro che, se liberato, porterà alla distruzione.Testo Base pag. 32


La maggior parte di noi è terrorizzata dall’idea di guardarsi dentro, di esplorare la propria interiorità. Abbiamo paura che, se esaminiamo le nostre azioni e le nostre motivazioni, troveremo una nera voragine senza fondo fatta di egoismo e odio. Ma nel fare il Quarto Passo, scopriamo che tali paure erano ingiustificate. Siamo esseri umani, proprio come chiunque altro, né più né meno.

Tutti abbiamo tratti di personalità di cui non siamo particolarmente orgogliosi. Quando abbiamo una giornata nera, potremmo pensare che i nostri difetti siano peggiori di quelli degli altri. Avremo momenti in cui dubiteremo di noi stessi. Metteremo in discussione le nostre motivazioni. Potremo perfino mettere in discussione la nostra stessa esistenza. Ma se potessimo leggere nella mente dei nostri amici del gruppo, potremmo trovare gli stessi conflitti; non siamo né migliori né peggiori di chiunque altro.

Possiamo solo cambiare ciò che riconosciamo e comprendiamo. Piuttosto che continuare a temere ciò che è sepolto dentro di noi, possiamo portarlo alla luce. Non saremo più terrorizzati e il nostro recupero fiorirà nella piena luce dell’autoconsapevolezza.


Solo per oggi: Temo ciò che non conosco. Metterò in luce le mie paure e lascerò che scompaiano.