Un aspetto del risveglio spirituale deriva dal nuovo modo di concepire il nostro Potere Superiore, e si accresce quando condividiamo il recupero con un altro dipendente.Testo Base pag. 60


Abbiamo sentito dire che spesso vediamo più chiaramente Dio attraverso gli altri. Quando mettiamo in pratica il Dodicesimo Passo ci rendiamo conto di quanto questo sia vero. Quando trasmettiamo il messaggio di recupero a un altro dipendente, sentiamo la presenza di un Potere più grande di noi. E quando ci accorgiamo che il messaggio viene compreso, ci rendiamo conto anche di qualcos’altro: è il messaggio che porta al recupero, non il messaggero. Un Potere Superiore, non il nostro potere, è la fonte del cambiamento che inizia quando trasmettiamo il messaggio a un dipendente che soffre ancora.

Mentre il messaggio compie la sua opera, trasformando la vita di un altro dipendente, vediamo in azione un Potere Superiore. Osserviamo come l’accettazione e la speranza rimpiazzino negazione e disperazione.

Cominciamo a notare i primi segnali di onestà, apertura mentale e buona volontà. Qualcosa è successo dentro questa persona, qualcosa di più grande e più potente di ciascuno di noi. Osserviamo il Dio che siamo arrivati a concepire all’opera nella vita degli altri. Vediamo il Potere Superiore in loro. E aumenta la certezza che questo Potere Superiore, inteso come la forza che ci guida nel recupero alberga anche in noi.


Solo per oggi: Mentre trasmetterò il messaggio di recupero agli altri dipendenti, cercherò di prestare attenzione al Potere che anima il messaggio. Oggi, mentre osservo il recupero di altri dipendenti, proverò a riconoscere Dio in loro per poterlo riconoscere meglio in me.