Molti di noi hanno riscontrato che dedicare un momento di quiete a noi stessi aiuta a costruire un contatto cosciente con il nostro Potere Superiore.Testo Base pag. 106


Molti di noi esprimono benissimo a parole il significato di “contatto cosciente con il Potere Superiore”. Quanti di noi dedicano effettivamente e costantemente un po’ di tempo a migliorare questo contatto? Se non abbiamo ancora stabilito un ritmo regolare di preghiera e meditazione, oggi è il giorno per cominciare!

Un “momento tranquillo” non deve essere lungo. Per molti, venti o trenta minuti sono sufficienti per rilassarsi, concentrarsi su una lettura spirituale, condividere nella preghiera i propri pensieri e le proprie preoccupazioni e dedicarsi per qualche minuto all’ascolto della risposta nella meditazione. Il “momento tranquillo” non deve necessariamente essere lungo perché sia efficace, ma deve essere costante. Venti minuti una volta il mese non farebbero altro che frustrarci per la pessima qualità del nostro contatto cosciente. Venti minuti ogni giorno, dedicati regolarmente, rinnovano e rafforzano un contatto già vivo con il nostro Potere Superiore.

Negli alti e bassi della giornata di un dipendente in recupero, molti arrivano alla sera senza essersi mai dedicati al miglioramento del proprio contatto cosciente con Dio. Ritagliandoci un “momento tranquillo” durante ognuna delle nostre giornate, possiamo essere certi che il nostro contatto cosciente migliorerà.


Solo per oggi: Dopo aver letto un po’ della nostra letteratura, dedicherò qualche minuto alla preghiera e alla meditazione. Sarà l’inizio di un ulteriore passo avanti nel mio recupero.