I dipendenti hanno la tendenza a vivere vite segrete. È un gran sollievo separarci da tutti i nostri segreti e condividere il peso del nostro passato.Testo Base pag. 38
Abbiamo sentito dire che “siamo malati come i nostri segreti”. Che cosa teniamo segreto? E perché?
Teniamo segrete le cose di cui ci vergogniamo. Possiamo tenercele strette perché abbiamo paura di rinunciarvi. E, se ci causano vergogna, non vivremmo meglio se riuscissimo a liberarcene?
Altri tengono dentro le cose che li farebbero vergognare per altre ragioni. Non è che non vogliamo liberarcene, ma che non crediamo di potercela fare. Ci hanno fatto del male per tanto tempo e abbiamo tentato così tante volte di sbarazzarcene da aver perso ogni speranza di riuscirci. Ora continuano a farci provare vergogna, e noi le teniamo segrete.
Dobbiamo ricordarci chi siamo: dipendenti in recupero. Noi, che abbiamo cercato di tenere segreto il nostro uso per tanto tempo, abbiamo trovato la libertà dall’ossessione e dalla compulsione. Sebbene a molti di noi piaccia usare fino all’ultimo, cerchiamo ugualmente il recupero. Non potevamo più sopportare il prezzo che l’uso ci faceva pagare. Ammettendo la nostra impotenza e cercando aiuto negli altri, veniamo sollevati dal peso dei nostri segreti. Lo stesso principio si applica a qualsiasi segreto ci tormenti. Ammettiamolo, siamo malati come i nostri segreti. Solo quando i nostri segreti smetteranno di essere tali, potremo cominciare a trovare sollievo da tutto ciò che ci fa vergognare.
Solo per oggi: I miei segreti possono farmi stare male solo finché resteranno tali. Oggi parlerò di essi con lo sponsor.