Abbiamo scoperto che il modo per rimanere un membro produttivo e responsabile della società è mettere il recupero al primo posto.Testo Base pag. 119
Le riunioni sono state eccezionali! Ogni sera ci siamo riuniti con altri dipendenti per condividere le esperienze, la forza e la speranza. E ogni giorno abbiamo messo a frutto ciò che abbiamo imparato nelle riunioni per continuare a recuperare.
Nel frattempo la vita continua: lavoro, famiglia, amici, scuola, sport, divertimenti, obblighi e attività varie; tutto ciò ha bisogno del nostro tempo. Le richieste del vivere quotidiano a volte ci inducono a domandarci: “Ma fino a quando dovrò continuare ad andare alle riunioni?” Pensiamoci: prima di giungere in NA potevamo rimanere puliti da soli? Cosa ci fa pensare che ora ne saremmo capaci? Poi, dobbiamo considerare la malattia in se stessa: l’egocentrismo cronico, l’ossessione, il comportamento compulsivo che governano tante sfere della nostra vita. Possiamo vivere e goderci la vita senza un reale trattamento della nostra malattia? No.
La gente “normale” forse non deve preoccuparsi di queste cose, ma noi non siamo gente “normale”, siamo dipendenti. Non possiamo fare finta, solo perché lo decidiamo, di non soffrire di una malattia progressiva e mortale. Senza il nostro programma potremmo non sopravvivere alle preoccupazioni legate al lavoro, alla scuola, alla famiglia o altro. Le riunioni di NA ci danno la forza e la direzione che ci servono per recuperare, consentendoci di vivere nel modo più completo possibile.
Solo per oggi: Voglio vivere e godermi la vita. Per fare questo, metterò il recupero al primo posto.