Impariamo a essere cauti nel pregare per richieste specifiche.Testo Base pag. 53


Durante la dipendenza attiva, di solito non pregavamo per conoscere la volontà di Dio nei nostri confronti e per chiedere la forza di metterla in atto. Al contrario, la maggior parte delle nostre preghiere rivolte a Dio chiedevano di toglierci dai pasticci nei quali ci eravamo cacciati. Ci aspettavamo miracoli su richiesta. Questo modo di pregare e di pensare cambia quando iniziamo a praticare l’Undicesimo Passo. L’unico modo per uscire dai problemi nei quali ci siamo cacciati è attraverso la resa a un Potere più grande di noi stessi.

In recupero, impariamo l’accettazione. Nelle nostre preghiere e meditazioni cerchiamo di sapere come far fronte alle circostanze della vita. Smettiamo di combattere, abbandoniamo la nostra personale concezione di come le cose dovrebbero essere, chiediamo di sapere e ascoltiamo le risposte. Di solito le risposte non arrivano come un lampo di luce bianca accompagnato da un rullo di tamburi ma semplicemente con la calma sicurezza che la nostra vita procede e che un Potere più grande di noi ci sta guidando attraverso il nostro percorso.

Abbiamo una possibilità. Possiamo trascorrere tutto il tempo lottando affinché le cose vadano come vogliamo, oppure possiamo arrenderci alla volontà di Dio. La pace può essere raggiunta accettando il flusso della vita.


Solo per oggi: Abbandonerò le mie aspettative, cercherò la guida del mio Potere Superiore e accetterò la vita.