“Potremmo pensare che il fatto di averlo scritto sia già sufficiente. È un errore che non ci possiamo permettere”
— Testo Base pag. 38
Alcuni di noi non mettono troppa passione nello scrivere il Quarto Passo; altri lo fanno con zelo ossessivo. Con crescente costernazione del nostro sponsor, scriviamo un inventario dopo l’altro. Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sul perché eravamo quello che eravamo. Ci sembra che pensare, scrivere e parlare del nostro passato sia sufficiente. Non ascoltiamo nessuno dei suggerimenti del nostro sponsor che ci preparano a rimuovere i nostri difetti di carattere o a fare ammenda per i danni che abbiamo causato. Semplicemente scriviamo ancora di più dei nostri difetti e condividiamo volentieri gli ultimi appena scoperti. Alla fine, il nostro sponsor, ormai esaurito, per tutelarsi si allontana da noi.
Per quanto esagerata possa sembrare questa scena, molti di noi vivono situazioni simili. Pensare, scrivere e parlare di quello che non funzionava in noi ci dà la sensazione di avere tutto sotto controllo. Presto o tardi, sicuramente, ci rendiamo conto che ci siamo arenati nei nostri problemi senza vedere nemmeno lontanamente le soluzioni. Sappiamo che se vogliamo vivere in un altro modo, dobbiamo andare oltre il Quinto del programma. Troviamo la volontà per far sì che il nostro Potere Superiore allontani i difetti di carattere dei quali ormai siamo pienamente coscienti. Facciamo ammenda per i danni che i nostri difetti hanno causato agli altri. Solo così cominciamo a sentire la libertà di un risveglio spirituale. Oggi non siamo più vittime; siamo liberi di continuare con il nostro recupero.
Solo per oggi
Sebbene necessari, il Quarto e il Quinto Passo da soli non conducono al recupero emotivo e spirituale. Li farò e poi agirò in conformità a essi.