“Gradualmente, man mano che diventiamo centrati più su Dio che su noi stessi, la nostra disperazione si trasforma in speranza”

— Testo Base pag. 106


Quando usavamo la disperazione era la nostra instancabile compagna. Intaccava ogni momento cosciente della nostra vita ed era il risultato della nostra esperienza durante la dipendenza attiva. Indipendentemente dalle precauzioni prese per migliorare la vita, sprofondavamo sempre di più nel dolore. I tanti tentativi fatti per controllare la vita fallivano. In un certo senso, l’ammissione di impotenza del Primo Passo è stata il riconoscimento della disperazione.

Il Secondo e il Terzo Passo ci sollevano poco a poco dalla disperazione e ci portano verso una nuova speranza che ci accompagna nel recupero. Dopo aver accettato che la maggior parte dei nostri sforzi per cambiare sono falliti, siamo giunti a credere che esiste un Potere più grande di noi stessi. Crediamo che questo Potere può e vuole aiutarci. Lavoriamo il Secondo e Terzo Passo per consolidare la speranza in una vita migliore, chiedendo a questo Potere di farci da guida. Quando ci affidiamo a un Potere Superiore per gestire la vita quotidiana, la disperazione sorta dalla nostra lunga esperienza di arroganza sparisce.


Solo per oggi

Riaffermerò la decisione del Terzo Passo. So che con un Potere Superiore nella mia vita c’è speranza.