Oggi le parole non possono descrivere il senso di consapevolezza spirituale che riceviamo quando abbiamo dato qualcosa, non importa quanto piccola, a un’altra persona.
–Testo Base pag. 117


A volte le cose sbagliate del mondo ci sembrano talmente tante da farci passare la voglia di cambiarle. “Dopotutto” pensiamo “cosa posso fare io in questo mondo? Io sono solo un individuo”. Se i nostri orizzonti sono così ampi da farci desiderare una pace universale o così personali da farci desiderare di raggiungere il recupero, per ogni dipendente che lo voglia, il compito sembra impossibile. “Sono troppe le cose da fare e il tempo a disposizione è poco” sospiriamo, chiedendoci, qualche volta, cosa mai potremo fare di buono.

È sorprendente il fatto che il contributo meno rilevante possa essere quello determinante. Per ottenere dalla vita più di un’esistenza ordinaria e stantia, è necessario uno sforzo minimo da parte nostra. Ci trasformiamo grazie alla profonda soddisfazione che sperimentiamo quando riusciamo a sollevare lo spirito anche di una sola persona. Entriamo nella sfera dello straordinario quando sorridiamo a qualcuno che ci guarda con aria preoccupata, quando cediamo il passo a una persona che incontriamo sulla nostra strada, quando chiamiamo al telefono un nuovo venuto semplicemente per fargli sapere che gli vogliamo bene.

Vuoi cambiare il mondo? Comincia con il dipendente che siede accanto a te questa sera e poi immagina i tuoi atti di gentilezza che si moltiplicano. Una persona alla volta, ciascuno di noi fa la differenza.


Solo per oggi

Un atto di gentilezza non mi costa niente, ma non ha prezzo per chi lo riceve. Oggi sarò gentile con qualcuno.