La libertà di cambiare sembra venire dopo l’accettazione di noi stessi.
–Testo Base, pag. 66


Paura e negazione sono l’opposto dell’accettazione. Nessuno di noi è perfetto, nemmeno ai nostri stessi occhi; abbiamo tutti certi tratti che, avendone la possibilità, vorremmo cambiare. A volte ci sentiamo sopraffare quando vediamo come in poco tempo abbiamo perso i nostri ideali, così soggiogati da aver paura che non ci sia nessuna possibilità di diventare le persone che vorremmo essere. Questo avviene, quando subentra il nostro meccanismo di difesa e di negazione, portandoci all’estremo opposto: nulla di noi deve essere cambiato, ci diciamo, quindi, perché preoccuparci? Nemmeno questo estremo ci dà la libertà di cambiare.

Sia che siamo nuovi venuti o membri puliti da molto tempo, la libertà di cambiare si acquisisce lavorando i Dodici Passi. Quando ammettiamo la nostra impotenza e l’ingovernabilità della nostra vita, neutralizziamo la menzogna secondo cui non dobbiamo cambiare. Giungendo a credere che un Potere più grande di noi può aiutarci, perdiamo la paura di essere danneggiati irreparabilmente: giungiamo a credere che possiamo cambiare. Ci affidiamo alla cura di Dio, come possiamo concepirlo, e attingiamo la forza di cui abbiamo bisogno per fare un onesto e completo autoesame. Ammettiamo a Dio, a noi stessi e a un altro essere umano ciò che abbiamo scoperto. Accettiamo il buono e il cattivo in noi; con questa accettazione saremo liberi di cambiare.


Solo per oggi

Voglio cambiare. Lavorando i passi contrasterò la paura e la negazione e raggiungerò l’accettazione necessaria a cambiare.