Alla fine rivediamo il nostro credo e le nostre convinzioni, finché ci rendiamo conto che la più grande necessità per noi consiste nella conoscenza della volontà di Dio nei nostri riguardi e nella forza di seguirla.Testo Base pag. 55
Appena arrivati in NA avevamo le più disparate idee su ciò di cui avevamo bisogno.
Qualcuno si dava l’obiettivo di accumulare beni personali. Pensavamo che il recupero equivalesse al successo esteriore, ma il recupero non equivale al successo. Oggi sappiamo che il nostro bisogno principale è rappresentato da guida e forza spirituale.
Il danno maggiore che la dipendenza ci ha causato è quello alla nostra spiritualità. Lo scopo principale della nostra vita era dettato dalla malattia: trovare sostanze, usarle e scovare modi e mezzi per averne di più. Resi schiavi da un irresistibile bisogno di droghe, alla nostra vita mancava scopo e senso. Vivevamo una bancarotta spirituale.
Alla fine, ci rendiamo conto che il nostro più grande bisogno nel recupero consiste nel “comprendere la Sua volontà nei nostri riguardi e chiedere di darci la forza di seguirla”. Allora troviamo il senso e la ragione d’essere che la dipendenza ci aveva nascosto. Nel seguire la volontà di Dio troviamo la libertà dall’egoismo. Non essendo più guidati solo dai nostri bisogni, siamo liberi di vivere con gli altri su un piano di parità.
Non c’è nulla di sbagliato nel successo esteriore, ma senza il contatto spirituale offerto dal programma di NA il nostro maggiore bisogno in recupero non viene soddisfatto, a prescindere da quanto successo possiamo raggiungere.
Solo per oggi: Cercherò di soddisfare il mio bisogno più grande: un contatto vitale con il Dio di mia concezione per riceverne una guida.