L’autocommiserazione è uno dei difetti più distruttivi: prosciugherà tutta la nostra energia positiva.Testo Base pag. 91
Durante la dipendenza attiva, molti di noi usavano l’autocommiserazione come meccanismo di sopravvivenza. Non credevamo esistesse alcuna alternativa al nostro modo di vivere nella malattia o forse, non lo volevamo credere. Finché ci dispiacevamo di noi stessi e accusavamo gli altri dei nostri problemi, non dovevamo accettare le conseguenze delle nostre azioni; considerandoci incapaci di cambiare, non dovevamo accettare il bisogno di un cambiamento. L’uso di questo “meccanismo di sopravvivenza” ci teneva lontani dall’iniziare il recupero e ci avvicinava sempre di più, giorno per giorno, all’autodistruzione. L’autocommiserazione è uno strumento della nostra malattia; dobbiamo smettere di ricorrervi e imparare a utilizzare i nuovi strumenti che ci offre il programma di NA.
Siamo giunti a credere che per noi sia disponibile un aiuto efficace; quando lo cerchiamo troviamo questo aiuto nel programma di NA e l’autocommiserazione viene sostituita dalla gratitudine. Abbiamo molti mezzi a disposizione: i Dodici Passi, l’aiuto dello sponsor, la fratellanza di altri dipendenti che recuperano e la cura del nostro Potere Superiore. La disponibilità di tutti questi strumenti è una ragione più che sufficiente per essere grati. Non siamo più isolati e senza speranza; c’è sempre un aiuto pronto, per qualsiasi cosa dobbiamo affrontare. Il modo più sicuro per divenire grati è approfittare dell’aiuto che il programma di NA ci mette a disposizione e sperimentare il miglioramento che il programma porterà alla nostra vita.
Solo per oggi: Sarò grato per la speranza che NA mi ha dato. Coltiverò il mio recupero e smetterò di alimentare l’autocommiserazione.