Rifiutavamo il passato, temevamo il futuro e non eravamo troppo entusiasti del presente.Testo Base pag. 8


Finché non iniziamo a conoscere il miglioramento che deriva dal lavoro dei Dodici Passi, senza dubbio non possiamo trovare una frase più vera di quella riportata qui sopra. Molti di noi arrivano in NA a testa bassa per la vergogna, pensando al passato e desiderando solo tornare indietro e cambiarlo. Le nostre fantasie e le aspettative sul futuro possono essere talmente distorte che, al primo appuntamento con qualcuno, cominciamo già a pensare a quale avvocato rivolgerci per un eventuale divorzio. Quasi tutte le esperienze ci ricollegano a qualche fatto del passato o scatenano proiezioni sul futuro.

All’inizio è difficile stare nel qui e ora. Sembra quasi che la mente non riesca mai a fermarsi. È faticoso anche divertirci. Ogni volta che ci rendiamo conto che i nostri pensieri non sono rivolti a quello che ci sta succedendo in questo momento, possiamo pregare e chiedere al nostro Dio d’amore di aiutarci a uscire da noi stessi. Se deploriamo il passato, possiamo fare ammenda vivendo in modo diverso oggi; se temiamo il futuro, dobbiamo cercare di vivere in modo responsabile il momento attuale.

Lavorando i passi e pregando tutte le volte ci rendiamo conto di non essere nel presente, noteremo che questi momenti non capiteranno più tanto spesso. La nostra fede ci aiuterà a vivere solo per oggi. Avremo ore, forse giorni, in cui tutta la nostra attenzione sarà rivolta al qui e ora e non a un passato deplorevole o a un futuro spaventoso.


Solo per oggi: Quando vivo intensamente ogni momento, mi apro alla gioia che altrimenti potrebbe sfuggirmi. Se avrò problemi chiederò aiuto al mio Dio d’amore.