La dipendenza è una malattia della famiglia, ma noi possiamo cambiare soltanto noi stessi.I.P. n. 13 “I giovani e il recupero”


Molti di noi provengono da famiglie seriamente compromesse. In alcuni momenti, la follia che regna tra i nostri familiari sembra sopraffarci. A volte l’unica cosa che desideriamo è fare le valigie e andare lontano, molto lontano.

Preghiamo affinché i membri della nostra famiglia si uniscano a noi nel recupero ma, con nostro grande dolore, questo non sempre accade. A volte, nonostante gli sforzi per trasmettere il messaggio, scopriamo di non poter aiutare proprio le persone che ci stanno più a cuore. La nostra esperienza di gruppo ci ha insegnato che spesso siamo troppo vicini ai nostri familiari per riuscire ad aiutarli. Impariamo che è meglio lasciarli alla cura del nostro Potere Superiore.

Abbiamo scoperto che quando smettiamo di cercare di risolvere i problemi dei membri della nostra famiglia, lasciamo loro lo spazio di cui hanno bisogno per sistemare le cose nella loro vita. Ricordando loro che non siamo in grado di risolvere i problemi al loro posto, concediamo a noi stessi la libertà di vivere la nostra vita. Abbiamo fede che Dio aiuterà i nostri familiari. Spesso, l’unica cosa che possiamo offrire alle persone che amiamo è l’esempio del nostro recupero. Per amore della nostra famiglia e di noi stessi, dobbiamo lasciare che i nostri cari trovino la loro strada verso il recupero.


Solo per oggi: Cercherò di lavorare il mio programma e lascerò la mia famiglia alla cura di un Potere Superiore.