Alla fine qualcuno venne a conoscenza dei miei folli pensieri e delle cose pazzesche che avevo fatto.Testo Base p. 175*


I dipendenti spesso si sentono inguaribilmente unici. Siamo sicuri che nessuno usasse droghe come noi e che nessuno facesse le cose che facevamo per procurarcele. La sensazione che nessuno ci possa veramente capire può impedirci di recuperare per molti anni.

Tuttavia, una volta giunti nelle stanze di Narcotici Anonimi, cominciamo ad abbandonare quella sensazione di essere i “peggiori” o i “più pazzi”. Ascoltiamo come i membri condividono le loro esperienze. Scopriamo che altri hanno percorso lo stesso sentiero tortuoso e che sono comunque riusciti a recuperarsi: cominciamo a credere che il recupero sia possibile anche per noi.

Andando avanti nel recupero, a volte capita che i nostri pensieri siano ancora folli. Tuttavia scopriamo che quando condividiamo i momenti difficili che stiamo attraversando, altri si identificano e parlano di come hanno affrontato quelle stesse difficoltà. Non ha importanza quanto i nostri pensieri sembrino confusi, troviamo speranza quando altri si rapportano a noi offrendoci le soluzioni che hanno trovato. Cominciamo a credere che continuando nel recupero possiamo sopravvivere a tutto ciò che stiamo attraversando.

Il dono di Narcotici Anonimi consiste nell’imparare che non siamo soli. Possiamo rimanere puliti e continuare a esserlo condividendo le nostre esperienze, la nostra forza e anche i nostri pensieri folli con altri membri. Facendo questo ci apriamo alle soluzioni che altri hanno trovato per le prove che si presentano.

* Questa pagina fa riferimento al libro due della versione inglese del Testo Base.


Solo per oggi: Sono grato di potermi identificare con gli altri. Oggi ascolterò come condividono la loro esperienza ed io condividerò la mia con loro.