L’esperienza diretta di tutte le fasi della malattia e del recupero ha un valore terapeutico senza confronti. Siamo qui per condividere liberamente con qualsiasi dipendente che voglia farcela.Testo Base pag. 11


La maggior parte di noi è arrivata al programma con qualche grosso rimpianto. Non abbiamo terminato le scuole superiori, oppure non ci siamo iscritti all’università. Abbiamo distrutto amicizie e matrimoni. Abbiamo perso lavori. Sapevamo di non essere in grado di cambiare niente di tutto questo. Forse abbiamo pensato di doverci sempre rammaricare e che, semplicemente, dovevamo trovare una maniera per convivere con i nostri rimpianti.

Al contrario, la prima volta che condividiamo il nostro passato con un nuovo venuto in preda alla sofferenza, scopriamo che è come una miniera d’oro ancora da scoprire. Quando ascoltiamo qualcuno condividere con noi il Quinto Passo, offriamo una forma di conforto che nessun altro potrebbe dare: la nostra esperienza personale. Noi abbiamo fatto le stesse cose; abbiamo avuto gli stessi sentimenti di vergogna e di rimorso; abbiamo sofferto come solo un dipendente può soffrire. Ci possiamo raccontare e anche loro possono farlo.

Il nostro passato ha un valore: in realtà è senza prezzo, perché possiamo usarlo per aiutare il dipendente che soffre ancora. Il nostro Potere Superiore può lavorare attraverso di noi quando condividiamo il nostro passato. Questa possibilità è la ragione per cui siamo qui, e metterla in pratica è il principale dei nostri obiettivi.


Solo per oggi: Non rimpiangerò più il mio passato poiché, grazie a esso, posso condividere con altri dipendenti e, forse, evitare il dolore o addirittura la morte di un altro.